6/12/10

Revista italiana hablan sobre Ernesto Cocca y la Fundación Casa de la Cultura de Córdoba

Ernesto Cocca: un campano per il progresso d'Argent

Vita e opere del chimico sannita e dei suoi congiunti che da secoli animano la cultura e la ricerca oltreoceano

Quando alla fine del XIX secolo emigrazione era sinonimo di povertà, tra i tanti italiani partiti alla volta di terre lontane vi fu anche qualcuno che si mosse per motivi professionali e tenne alto all'estero l'onore della patria. Fra questi - emigrati dal Sannio in Argentina - si distinsero i figli del notaio Antonio Cocca, sindaco di San Marco dei Cavoti, e della baronessa Carmela Cauli di Policorno, poiché il primogenito Francesco (1841 – 1863) fu dottore in Filosofia e Belle Arti e noto intellettuale, ed Alfonso (1847 – 1910) si affermò come insigne medico chirurgo ricevendo peraltro la Cruz de Caballero de Honor e varie medaglie d'oro, mentre nella generazione successiva ebbero invece chiara fama Antonio Cocca, figlio di Alfonso, titolare di un laboratorio farmaceutico con produzione e rivendita dei "Prodotti Cocca", nonché Ernesto Maria Cocca.


Quest'ultimo, figlio di Nicola Cocca, nacque nel 1883 e anziché fare ritorno in patria con suo padre, rimase oltreoceano con lo zio Alfonso e qui, oltre ad affermarsi come chimico farmaceutico, ebbe altissimi meriti e promosse poliedriche iniziative tanto da essere tuttora ricordato come uno dei personaggi maggiormente benemeriti di quelle terre lontane.


Si devono infatti ad Ernesto M. Cocca la promozione della legge di colonizzazione, gli studi sul suolo nazionale e sulla razionalizzazione delle culture, l'incentivazione del cooperativismo agrario, l'incoraggiamento del commercio estero nell'epoca in cui il mondo intero fu sconvolto dalla crisi finanziaria del 1929 e finanche la pionieristica realizzazione del primo film sulle ricchezze locali. Inoltre, allo scopo di opporre una ferma concorrenza alle imprese straniere, egli espresse la necessità di incentivare la flotta mercantile nazionale suggerendo l'utilizzo della navigazione fluviale per il trasporto di merci e cereali a prezzi molto bassi, ed il suo progetto, tanto ambizioso quanto valido, venne poi messo in opera dal Governo con la creazione della Marina Mercante Argentina.

Sposatosi nel 1912 con Teresa Cavigliasso y Airasca, Ernesto Cocca si stabilì a Cordoba in una grande e ricca casa dotata anche di una biblioteca, che arricchì personalmente fino alla morte e che è stata poi trasformata in ente culturale da suo figlio Aldo Armando, ambasciatore, giurista titolare di tre premi internazionali di diritto, scrittore, ricercatore, avvocato ed insegnante. Nato a Cordoba il 4 settembre 1924, Aldo Armando Cocca è oggi l'ultimo illustre rappresentante vivente di questa insigne famiglia campana ed è un personaggio di rilevanza internazionale in quanto segretario della Cultura della Municipalidad de Buenos Aires (1958 - 1961), esperto di Diritto Spaziale sin dal 1947 (anno in cui fondò e diresse l'Instituto Argentino de Derecho Aeronáutico y Radioeléctrico, primo nel mondo nel suo genere) e presidente onorario dell'Associazione Interamericana dei Professori di Diritto di Washington per aver inaugurato l'insegnamento di tale disciplina in America, nonché il primo corso di Derecho Espacial in Argentina nel dicembre 1957. Ministro e ambasciatore presso la Commissione dello Spazio delle Nazioni Unite, ha inoltre lavorato lungamente con l'Unesco ideando tra l'altro il concetto giuridico di Patrimonio Común de la Humanidad. Tra i numerosi meriti di Aldo Armando Cocca vi fu, come si è detto, l'istituzione nella dimora paterna nel 1966 di un grande complesso di cultura e ricerca, dotato di Biblioteca «Ernesto Cocca», museo, osservatorio astronomico, Galleria de Artes Plásticas, Sala de Comedias, Salón de Conciertos y Teatro Lírico, Archivos Discográfico.


Con questo ente, gestito dalla Foundaccion Cocca e monumento nazionale dal 1991, il Comune di San Marco dei Cavoti (Benevento) ha in programma un gemellaggio allo scopo di tener vivo, anche nella patria del fondatore, il ricordo del suo successo in Argentina.


DATOS:

WEB: http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=615190&KeyW=

Revista Il Denario (Italia)

FECHA: 01-11-2010

SECCIÓN: Protagonisti & storie

Numero: 011- página 79

Periodista: Andrea Jelardi


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